Siori e Siore...ecco a voi...

Ebbene si! Devo ammetterlo, anche ad un polemico, anticonformista ed ipercritico come me alcune cose del Natale piacciono. Ma non vi farò noiose liste di cosa vale la pena viversi intensamente in questo periodo, anche perché è tutto talmente soggettivo.
E nemmeno vi inviterò a riflettere su ciò che ci toccherà vedere in questi giorni che invece è secondo me irritante, insignificante ed a volte anche imbarazzante.
Quello che voglio fare è farvi incazzare di brutto.
Perché tra le mille lucettine colorate che si accendono a Natale si distinguono in questo periodo più che mai quelle delle megainsegne dei circhi.
Ah il circo!!...la simpatia dei clown, l'abililtà dei giocolieri, la magia dei trapezisti, le sevizie sugli animali. CHE EMOZIONI!!
Ma il domatore francese Alfred Court spiega anche altre interessantissime cose
“Restavo solo con le tigri e le punivo in modo che esse non avrebbero dimenticato... la morte può essere affrontata solo con la morte, e questo quando tutti gli orpelli sono finiti. E' il gioco del domatore di leoni. Egli fa agire il leone sotto la costante minaccia della morte e lo ricorda al leone con migliaia di punzecchiature, ferite e frustate. Il leone ruggisce la sua protesta, ma va avanti con l'esercizio, perché non vuole morire”.
Ed ancora grazie sempre alla signora Orfei veniamo a sapere che:
“Se un leone ti attacca e tu gli punti la forca, lui le si butta contro e si punge; lo fa una, due, tre volte, ma poi capisce che avventandosi sulla forca si punge e allora cerca di aggirare l’ostacolo. In questo caso gli arriva la frustata una prima volta, una seconda e così via, finché si rende conto che non può attaccarti e tu lo domi gradatamente con il condizionamento”.
Per le foche, accidenti!, sorge qualche problema: